Scarse sono le notizie biografiche che riguardano fra Luigi Contarino o Contarini, conosciuto anche come “il Crocifero”. Nacque a Venezia da una famiglia nobile, e visse nella seconda metà del XVI secolo. A dieci anni entrò nell’ordine dei crociferi, dove compì gli studi, e ricoprì, nel tempo, varie cariche di rilievo (Manzi, 1974, p. 37). Dopo un lungo soggiorno romano si trasferì nel 1559 a Napoli, nel convento di Santa Maria al Borgo dei Vergini. Nel 1569 pubblicò La nobiltà di Napoli, che, sulla falsariga della Guida del Tarcagnota (1566), si presenta in forma dialogica. In essa, attraverso due interlocutori, Alessandro Leone e Ludovico Bembo, l’autore tesse le lodi della nobiltà napoletana. Nella presentazione (p. 3) il Contarino dichiara esplicitamente di non essersi preoccupato della forma: “non mi son curato scriver la presente opera in lingua toscana e tersa, ma nella materna e natural mia lingua”; allo stesso tempo, rivela un approccio alla materia trattata di tipo non scientifico, ammettendo di non aver effettuato verifiche: “se trovarete qualche cosa che vi paia non esser in tutto vera, darete la colpa alle relationi che da alcuni in questa guisa mi sono state riferite”.
Il Soria diede del Contarini un giudizio negativo “a me sembra uno scrittore infelice, che tutto affastella senza veruna scelta” (I, 1781, p. 178).
Non sono note le date di nascita e di morte del Contarino
Francesca Amirante, Il Cinquecento. Luigi Contarino…, in Libri per vedere. Le guide storico-artistiche della città di Napoli: fonti testimonianze del gusto immagini di una città, a cura di Francesca Amirante, Fiorella Angelillo, Paola D’Alconzo, Paola Fardella, Ornella Scognamiglio, Enrica Stendardo, Napoli 1995, pp. 27-28, con bibliografia.
Francesco Antonio Soria, Memorie storico-critiche degli storici napolitani, Napoli 1781-82.