La presente sezione, al momento limitata alle guide di Francesco Bocchi e Giovanni Cinelli (per Firenze), Pompeo Sarnelli e Carlo Celano (per Napoli), consente di interrogare liberamente in maniera trasversale queste opere attraverso la funzione “Ricerca nei testi”, e fornisce inoltre un elenco selettivo, ordinato alfabeticamente, delle forme presenti nei testi trascelti, inclusi i nomi propri e i toponimi, ma ad eccezione delle parole cosiddette “vuote” (articoli, congiunzioni, preposizioni, pronomi) e delle forme che compaiono in iscrizioni e citazioni in altre lingue, antiche o moderne, e che sono state appositamente eliminate. In accordo con i criteri di trascrizione e per agevolare la ricerca, i nomi propri non solo di persone e di luoghi, ma anche di opere d’arte o letterarie, monumenti (come, ad esempio, Duomo, Castelnuovo), istituzioni (Repubblica, Senato), feste e ricorrenze (Epifania, Pentecoste), sono riportati con l’iniziale maiuscola, in certi casi allato alla forma con l’iniziale minuscola (angelo / Angelo, castello / Castello, vico / Vico).
Il formario, la cui interrogazione permette di recuperare e confrontare immediatamente tutti i contesti delle forme selezionate, si propone come strumento utile a ricerche d’ambito artistico, linguistico e più in generale storico. Dal punto di vista linguistico, le forme selezionate si prestano a indagini anche di tipo fonetico e morfologico, oltre che lessicografico (si considerino, ad esempio, le forme antiche e letterarie del congiuntivo imperfetto di essere, fusse e fussi per la terza persona singolare, fussero per la terza plurale; le forme dittongate priega, priegano, priegare, priegò; il participio possuto; la forma notario; o, ancora, per l’onomastica, la forma Pozzuolo allato a Pozzuoli; Trecco, Lotrecco, Lutrecco, Lautrecco, Leutrecco, adattamenti popolari del francese Lautrec).