Criteri di trascrizione

I testi presenti nella Sala di lettura sono il frutto di un lavoro che ha avuto come obiettivo principale quello di fornire agli studiosi trascrizioni il più possibile rispettose dei testi originali, a cominciare dall’aspetto grafico. In molti casi si è reso tuttavia necessario l’intervento del singolo curatore, applicando le seguenti norme editoriali.

I. Ortografia: alcuni caratteri generali (u/v; j; h; consonanti doppie e scempie; separazione tra parole; &/et).
L’uso di u e v è stato conformato a quello corrente; lo stesso dicasi per i e j.
L’uso di consonanti doppie o scempie è stato mantenuto (“doppo”, “dirrittura”, “mattematiche”).
Sono state mantenute le oscillazioni nell’uso della h etimologica (“antichaglie” e “archangioli” ma anche “aveva”/“haveva”, “Erode”/“Herode”).
Sono state mantenute le grafie non univerbate (“ben sì”, “per ciò”, “in oltre”, “all’ora”), così come le loro oscillazioni con quelle univerbate nei testi degli stessi autori.
Le abbreviazioni sono state sciolte, comprese quelle tipiche della scrittura antica.
Il nesso tironiano (“&”) si è reso con “et”.

II. Accenti, apostrofi e punteggiatura.
L’uso di accenti e apostrofi è stato conformato a quello corrente.
Per favorire la lettura è stato aggiunto un accento iniziale alle forme del verbo avere prive di h etimologica, così come alla preposizione su usata in senso avverbiale.
Anche nella punteggiatura, per favorire la leggibilità dei testi, si è modernizzato l’uso, seppure con alcune differenze tra i testi di cui si darà conto più avanti.

III. Maiuscole e minuscole iniziali di parola.
L’uso delle maiuscole è stato conformato a quello corrente: sono state mantenute (o adottate) nel caso di nomi propri non solo di persone e di luoghi, ma anche di monumenti, istituzioni, feste o ricorrenze, e per titoli di opere letterarie e di opere d’arte.
Qualche esempio:

  • - “chiesa di San Lorenzo”, “basilica di Santa Croce”, “Duomo”, “Battistero” (ma “battistero di San Giovanni”);
  • - “Cappella de’ Cavalcanti”, “Cappella di Santa Teresa”, “cappella intitolata a Santa Teresa”;
  • - le apposizioni relative ai santi sono state rese in minuscolo, eccetto che nei nomi di chiese e nei titoli di opere (“il martirio di sant’Agata vergine e martire”, “la chiesa della Beata Maria Vergine”), ma si ritroveranno sempre in maiuscolo nei casi in cui la loro importanza le può rendere anche autosufficienti (“san/San Giovanni Battista”).

IV. Capoversi, citazioni ed epigrafi.
I capoversi sono stati rispettati, fatti salvi i casi in cui comportavano l’interruzione di frasi.
Le parti in latino o in altre lingue incluse entro i testi in volgare sono state evidenziate attraverso l’uso del corsivo.
Le citazioni da altri autori, fonti o documenti, in qualunque lingua, sono state circoscritte tra virgolette alte doppie. Per le citazioni nelle citazioni si sono usate le virgolette basse doppie.
Le epigrafi, di qualsiasi lunghezza, sono state trascritte senza modifiche.
Il cambio di pagina è stato segnalato mediante il numero relativo tra parentesi quadra nel corpo del testo.

Peculiarità nelle trascrizioni dei testi della sezione su Napoli.

  • Si è cercato di mantenere l’interpunzione originale ma, quando necessario, si è intervenuti anche ampiamente, per facilitare la lettura, sempre nel rispetto dello stile del testo.
  • Sicuri errori di composizione tipografica sono stati corretti, con il ricordo delle forme originarie nelle note.
  • I notabilia e marginalia della stampa sono stati riportati come note a piè di pagina, secondo una numerazione distinta da quella delle note ecdotiche (in caratteri romani o arabi, privilegiando gli arabi, più semplici, per gli apparati di note più numerosi all’interno di una singola edizione, e viceversa).
  • Le citazioni da altri autori, fonti o documenti, in qualunque lingua, sono state circoscritte sempre in tondo tra virgolette alte doppie. Le citazioni di brani di opere di facile consultazione (per esempio, l’Eneide) sono state normalizzate ed eventualmente corrette nei più palesi errori di composizione; le citazioni da documenti o fonti non verificabili sono state riportate senza interventi.

Peculiarità nella trascrizione del testo di Cinelli.

  • Sono state apportate le correzioni di sicuri errori di composizione tipografica (“qnando” in “quando”, “appparavano” in “apparavano”, “risonosce” in “riconosce”, “Baccio d’Angolo” in “Baccio d’Agnolo”, “L,bano” in “Libano”).
  • La punteggiatura presente nel testo d’origine è stata rispettata molto largamente, con interventi solo in casi assai rari (per esempio, una virgola seguita da un capoverso è stata sostituita con un punto fermo).
  • I testi in latino sono evidenziati attraverso il corsivo, anche quando si tratta di citazioni tra virgolette alte.