Tarcagnota, Giovanni (XVI secolo)

anche Lucio Fauno, Lucio Mauro, Andrea Palladio (pseudonimi)

Gaeta

Giovanni Maruli Tarcaniota, appartenente alla famiglia dei Paleologi, e discendente dei re di Morea, nacque probabilmente a Gaeta nel 1508 (Tallini, 2016-2017).
Figlio di Paolo Maruli, alla morte del padre ricevette la sua prima educazione letteraria, di stampo umanistico, dalla prozia Eufrosina Tarcaniota; successivamente seguì la scuola del celebre filosofo Agostino Nifo a Sessa Aurunca.
A lui si devono i volgarizzamenti fondamentali di opere di Galeno, di Flavio Biondo e di Plutarco; fu amico e collaboratore di tipografi romani e veneziani (come i fratelli Michele e Francesco Tramezino, attivi anche a Roma, e nella cui bottega collaborò con Pirro Ligorio). Risiedette per molti anni a Venezia, dove pubblicò la Favola di Adone, unica sua opera poetica data alle stampe (1550), per i torchi di Tramezino.
Per più di trent’anni lavorò alle Historie del mondo, opera ambiziosa innanzitutto per la vastità della materia trattata, nella quale raccolse e tradusse – da buon conoscitore delle lingue classiche – testi greci e latini, allo scopo di divulgarne i contenuti al grande pubblico. L’opera vide la luce la prima volta nel 1562, sempre presso il Tramezino, venendo ristampata più volte fino al 1610.
Suo ultimo lavoro fu il Del sito et lodi della città di Napoli…, pubblicato postumo nel 1566, anno della scomparsa di Tarcagnota. Quella del 1566 è l’unica edizione fino a oggi conosciuta dell’opera, nonostante che essa sia stata spesso utilizzata come fonte dagli autori di guide più tarde.
Dopo la sua morte, come scrive Gennaro Tallini, anche a causa dell’impiego di pseudonimi quali Lucio Fauno, Lucio Mauro e soprattutto pseudo Andrea Palladio, il suo ricordo, e soprattutto la sua opera sono state in buona parte dimenticate e riportate (negativamente) in auge da Alessandro Manzoni, il quale cita le Istorie del mondo nei Promessi Sposi come esempio di storiografia universalistica.  

Note

Nacque nel 1508 circa. Morì a Napoli o a Gaeta nell’aprile del 1566.

Approfondimenti

http://www.nuovorinascimento.org/cinquecento/tarcagnota.pdf

Fonti

Francesca Amirante, Il Cinquecento. Giovanni Tarcagnota…, in Libri per vedere. Le guide storico-artistiche della città di Napoli: fonti testimonianze del gusto immagini di una città, a cura di Francesca Amirante, Fiorella Angelillo, Paola D’Alconzo, Paola Fardella, Ornella Scognamiglio, Enrica Stendardo, Napoli 1995, pp. 24-26, con bibliografia.

Vincenzo Caputo, “A guisa di un bel teatro”: la Napoli dello storiografo Giovanni Tarcagnota, in Viaggio a Napoli tra letteratura e arti, Napoli, pp. 175-194.

Gennaro Tallini, Tra studio e bottega. Coordinate bio-bibliografiche per Giovanni Tarcagnota da Gaeta (1499-1566), in “Bibliologia. An International Journal…”, 6, 2011, pp. 15-42.

Gennaro Tallini, Scheda su Giovanni Tarcagnota, 2016-2017, nella banca-dati in rete del progetto HistAntArtsi – Università degli Studi di Napoli “Federico II” (www.histantartsi.eu), con bibliografia.

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