Borghini, Raffaello (1537 - 1588)

Firenze

Nacque forse nel 1537 a Firenze, probabilmente da Francesco e da Alessandra Buontempi. La famiglia di Borghini, già nobile e ricca, sembra che fosse ridotta in cattive condizioni economiche e che oscillasse, come altre famiglie nobili fiorentine, fra l'ostilità ai Medici e l'inserimento nella vita di corte e nell'amministrazione del granducato. Borghini, che appare anch'egli, nei primi anni, in rapporto con oppositori dei Medici (tale era reputato l'arcivescovo Antonio Altoviti, al quale egli indirizzò, fra il 1567 e il 1573, una canzone), risulta in seguito direttamente legato con i Medici (nel 1574 scrisse una canzone in morte di Cosimo; nel 1578 una canzone in morte della granduchessa Giovanna d'Austria, pubblicata in opuscolo da Marescotti; nel Riposo descrive minutamente le camere del granduca, dimostrando di conoscerle bene; lo stesso Riposo è dedicato a don Giovanni de' Medici). Egli risulta inoltre in stretti rapporti con le famiglie nobili fiorentine (i Pitti, i Capponi, i Valori) passate ormai alla collaborazione con il granduca. Non si sa se in seguito a oscure vicende cortigiane oppure a causa di difficoltà economiche familiari (a queste ultime allude spesso nelle sue opere) Borghini fu costretto ad abbandonare Firenze e a prender dimora, attorno agli anni 1572-75, in Provenza. Egli stesso dichiara (in una canzone al cardinale Giorgio d'Armagnac), di aver dovuto allora mutare nome e professione e di aver dovuto cercare nuovi protettori. Fra questi sono sicuramente da annoverare Jean de Pontèves, conte di Carcès, luogotenente di Provenza ed esponente di una fazione cattolica intransigente, e la sua consorte Margherita di Carcès, alla quale è indirizzata una canzone. Rientrato a Firenze verso il 1575, Borghini riprese contatto con i vecchi amici e ritornò all'attività letteraria, cui aveva rinunciato. Tradusse, su invito del tipografo Marescotti un'opera di curiosa erudizione storica di Jean de Marcouville, pubblicata in francese nel 1563, e compose anche la sua prima commedia, La Donna costante. Non si conoscono le ragioni che indussero Borghini a un nuovo viaggio in Francia, compiuto negli anni 1579-80, e del quale dà notizia egli stesso nella dedica a Piero di Gherardo Capponi della sua seconda commedia, l'Amante furioso (1583). Le brighe economiche continuarono a tormentarlo anche negli anni seguenti: vi accenna nella dedica a Baldassarre Suares, nel settembre 1586, della Diana pietosa. Negli ultimi anni, tuttavia, la sua situazione economica dovette farsi un poco più solida, la sua vita più tranquilla e i legami con le famiglie nobili fiorentine più saldi. Per i nobili fiorentini amatori d'arte e collezionisti fu scritta, nel 1584, l'opera più nota, il Riposo. Morì il 26 dicembre 1588 ed è sepolto in S. Croce. Un suo ritratto, di mano di Ridolfo Sirigatti (uno degli interlocutori del Riposo), un tempo a Berlino, è ora irreperibile.

Approfondimenti

Dizionario Biografico degli Italiani - Treccani

Fonti

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O. Lombardelli, I fonti Toscani, Firenze 1598, p. 83;
A. M. Salvini, Fasti consolari dell' Accad. Fiorentina, Firenze 1717, pp. 179, 337;
G. G. Bottari, Racc. di lett. sulla pittura, scultura e architettura, Roma 1754-73, II, pp. 207, 220, 227, 363-366; 111, p. 264;
G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, II, 3, Brescia 1762, pp. 1739 s.; 
A. Comolli, Bibl. storico-critica dell'architettura civile ed arti subalterne, II, Roma 1788, pp. 33-40;
P. Napoli-Signorelli, Storia critica de' teatri antichi e moderni, V, Napoli 1813, pp. 241-46;
D. Moreni, Prefaz., in Rime inedite di R. B. e di A. Allori..., Firenze 1822; 
A. D'Ancona-O. Bacci, Manuale della letteratura italiana, Firenze 1892-1904, III, pp. 290-93; VI, ad vocem; 
E. Carrara, La poesia pastorale, Milano s.d., pp. 351 ss.; 
I. Sanesi, La commedia, Milano s. d., pp. 301 s.; 
J. Schlosser Magnino, La letteratura artistica, Firenze 1956, pp. 349-54;
S. Orienti, Su "Il Riposo" di R. B., in Riv. d'arte, XXVII (1951-52), pp. 221-26; 
B. Croce, Poeti e scrittori del pieno e del tardo Rinascimento, II, Bari 1958, p.156; 
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A. Blunt, Le teorie artistiche in Italia dal Rinascimento al Manierismo, Torino 1966, pp. 111 s., 121 s.; 
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G.Ferroni, Le commedie di R. B., in La rass. della lett. ital., LXXIII (1969), pp. 37-63 (e dello stesso la recensione alla ristampa del Riposo curata dal Rosci, ibid., pp. 122-24)

Edizioni collegate

1584
  • Il Riposo
  • in cui della pittura e della scultura si favella, de’ più illustri pittori e scultori e delle più famose opere loro si fa menzione; e le cose principali appartenenti a dette arti s’insegnano
  • autore: Borghini, Raffaello
  • Trascrizioni disponibili: 4